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distrazione
APPASSIONATO DI VIDEOGAMES HA PASSATO GLI ULTIMI 6 ANNI IN UN INTERNET CAFE'
Li Meng lo ha vissuto in modo molto personale. Perché quando si è
laureato, sei anni fa, Li Ming è entrato in un Internet Cafè, e vi
passa la grandissima parte delle sue giornate.
Meng passa giorno e notte in un angolo, con un sacchetto di
cibo-spazzatura a fianco, fissando il monitor e smanettando su
tastiera e mouse. Quando è stanco, dorme su una poltroncina.
Il titolare dell’internet cafè spiega che il ragazzo si allontana
raramente (probabilmente solo per lavarsi o per fare qualche piccolo
acquisto), e che gli altri avventori si sentono “dispiaciuti per
lui” ma che non lo disturbano perché lui non è interessato a
comunicare. Erano intervenuti anche degli psicologi, che però Li
Meng ha scacciato, pretendendo di non essere disturbato. “Quando
gli abbiamo fatto qualche altra domanda ha smesso di risponderci,
come se non non fossimo neanche lì”, ha raccontato uno degli
psicologi intervenuti.
Apparentemente Li Meng si mantiene grazie alla sua stessa passione
per i giochi di ruolo online, rivendendo ad altri giocatori oggetti
virtuali, che gli consentono di pagare il conto dell’internet cafè
e risparmiare qualche cosa, anche se nessuno sa quanto guadagni
esattamente (a dir la verità, nessuno è neppure riuscito a sapere
se abbia una famiglia).
La dipendenza da internet e videogiochi è un problema crescente in
Cina, dove stanno nascendo strutture terapeutiche specializzati nella
cura dei “malati di internet”.
Vabbè ma...'du schiaffi no?
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